Con l'articolo apparso su Repubblica di ieri, "Maoisti digitali", anche Federico Rampini ha rotto gli indugi e si è schierato decisamente con i Riotta boys, quel gruppo di impavidi che ha deciso di scagliarsi a mani nude contro il "Web 2.0" al grido di "Signora mia non c'è più meritocrazia".
Secondo me devono sentirsi come gli addetti alla raccolta del letame che vedevano i tram a cavallo sostituiti da quelli elettrici.
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